
Come abbiamo precedentemente visto, il conto corrente include dei costi per apertura, gestione e chiusura (anche su quest’ultima dovrebbe, per legge, essere assolutamente gratuita.)
Ricordiamo quindi i costi fissi:
Canone periodico: pagamento mensile, trimestrale, annuale, o non presente in alcuni casi.
Commissioni: legate all'operazione che il cliente può svolgere grazie al proprio conto corrente (con conto corrente “a pacchetto”.)
Costi annuali: sono costi talvolta presenti, che siamo in grado di scoprire leggendo attentamente gli opuscoli informativi del nostro istituto di credito.
Costi per possesso e uso carta Bancomat.
Costi d’invio delle comunicazioni
Costi di estinzione del rapporto
Imposta di bollo.
Questi costi già abbondantemente spiegati, andranno sempre verificati.
Vogliamo poi rispondere (in pillole) ad alcune domande giunte al nostro blog su alcune specifiche tematiche.
- Che cosa è l’imposta di bollo e c’è anche nel conto a zero spese?
L’imposta di bollo è sempre dovuta poiché prevista per legge, sia per i conti correnti privati che quelli aziendali. E’ presente anche sui cd conti correnti a costo zero, ma in alcun casi le banche se ne accollano il costo. (es dietro deposito di una certa somma in conto corrente, o accredito della pensione o dello stipendio).
- Che cosa è la ritenuta d’acconto e quanto mi costa?
La ritenuta d’acconto è ciò che determina la tassazione dei conti correnti. In pratica è l’aliquota applicata agli interessi che il correntista matura ogni anno sui propri risparmi. Attualmente l’aliquota è del 27 %.
Si ricorda che sono soggette a tassazione anche le rendite che derivano da fondi, azioni, investimenti. Sono inoltre tassate anche le rendite da Titoli di Stato (attualmente al 12%).
- Dove posso vedere i costi reali del mio conto corrente?
È sufficiente leggere attentamente il proprio estratto conto. Si ricordi che vicino alle operazioni di dare/avere deve essere indicato l’eventuale costo dell’operazione.
- Che cosa devo fare se smarrisco il libretto degli assegni?
- Avvertire immediatamente la propria banca affinché provveda al blocco degli assegni.
- Presentare denuncia presso le forze dell’ordine.
- Portare copia della denuncia alla propria banca.
- Che cosa devo fare se smarrisco un assegno che devo incassare?
- Avvertire immediatamente il soggetto che ha emesso l’assegno affinché provveda a bloccarlo.
- Presentare denuncia alle forze dell’ordine.
- Inviare copia della denuncia a chi ha emesso affinché provveda a consegnarlo alla sua banca.
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