sabato 3 dicembre 2011

Da Trentino inBlu al blog: l'operazione di cambio del conto corrente


In questa puntata continueremo ad affrontare il "problema "del rapporto di conto corrente dopo aver evidenziato quali sono i principali oneri di spesa da tener presente al momento della scelta del conto corrente, o nella sua gestione ordinaria.

Una volta fatto questo controllo, abbiamo un'idea chiara di quanto ci costi il nostro conto corrente. Se effettivamente rileviamo che il costo è troppo alto rispetto alle nostre esigenze, magari anche per la presenza di servizi compresi nel pacchetto, ma non dalle richieste (o meglio non utilizzati), possiamo talvolta decidere di cambiare tipologia di conto, o d’istituto di credito.

In questa puntata analizzeremo in particolare il cambio di conto corrente, con contestuale cambio del proprio istituto credito.

Anche in questo contesto è molto utile sapere quali sono i costi che dovremo affrontare per trasferir il nostro conto corrente o eventualmente se trasferire sul nuovo conto corrente soltanto alcuni servizi attivi sul nostro conto oppure l'intera totalità che nostri rapporti.

In questo senso, come visto la scorsa settimana, può essere molto utile visitare il sito di www.pattichiari.it. Alla luce del fatto che non tutte le banche o istituti di credito aderiscono all'iniziativa, tenteremo di mettere in luce quelli che sono elementi comuni cui prestare attenzione al momento del cambio e conto corrente.

Come detto, primo passo essenziale è quello di aprire un nuovo conto corrente scegliendo in 
base alle proprie esigenze e forme di operatività. Nella scelta oculata di questi due fattori si può anche avere un notevole risparmio. Giova ripeterlo spesso molte persone aprono una tipologia di conto corrente anche costosa con servizi che solitamente non utilizza, e questo è sicuramente il primo errore da evitare.

Per capire quali siano le nostre reali necessità è solitamente sufficiente prendere gli ultimi estratti conto e vedere quale tipologia di operazioni solitamente poniamo in essere. Sulla base di quest’analisi sarà facilissimo cercare la tipologia di conto adatto a noi. Ciò serve ad evitare che siano gli altri a decidere per noi, magari allettandoci con le più svariate offerte di cui non abbiamo assolutamente bisogno.

Una volta individuata la tipologia e la Banca che lo deve fornire, possiamo iniziare il trasferimento vero e proprio.

Per prima cosa quindi si dovranno compilare i moduli in cui fornire:
- dati anagrafici del titolare del conto ed eventuali contitolari o dati anagrafici di persona giuridica, nonché naturalmente i dati riguardanti il vecchio conto corrente

- indicare la data partire dalla quale saranno addebitate nuovo conto corrente le eventuali domiciliazione RID sia in attivo sia passivo

- indicare se eventualmente avviene contestualmente anche il trasferimento degli addebiti di rate di mutuo o di prestito (giova ricordare che possa cambiare conto corrente anche se il mutuo o il prestito sono attivi presso la vecchia banca).

- indicare la data fino alla quale autorizzo la vecchia banca ad addebitare eventuali domiciliazione RID per concludere rapporti in corso. In questo contesto importante controllare che non vi siano sfasi temporali soprattutto al fine di evitare problemi legati al mancato pagamento di qualche servizio (esempio pagamento rata mutuo potrebbe comportare notevoli problemi).

Le banche dovrebbero effettuare e attivare i RID non oltre 10 giorni lavorativi dalla data della tua richiesta. Una volta che siamo assolutamente certi di aver fatto correttamente queste importanti operazione (che solitamente creano non pochi problemi) possiamo richiedere finalmente alla vecchia banca la chiusura del conto corrente.

Tale richiesta va fatta in forma scritta, e noi raccomandiamo maggior sicurezza di farla anche tramite raccomandata. Contestualmente si riconsegneranno alla banca tutti gli strumenti di pagamento di cui si è eventualmente in possesso. In questo caso giova precisare che qualora si sia titolare di un rapporto di carta di credito se la carta stessa non è emessa dalla stessa banca, non deve essere restituita ma semplicemente trasferito l'addebito su altro conto corrente.

Controllare naturalmente che il nuovo conto corrente sia convenzionato con il circuito della carta di credito.

Ricordiamo che per legge a chiusura del conto corrente é gratuita.

È possibile naturalmente anche trasferire eventuale titoli con semplice richiesta alla nuova banca.

Ricordiamo infine che è anche possibile contestualmente o successivamente al cambio di conto corrente spostare il mutuo, come esposto nelle puntate precedenti.

Ricordiamo solo che l'operazione di portabilità deve avvenire entro 30 giorni. Dopo tale termine il titolare del conto corrente ha diritto a richiedere un risarcimento pari all'1% del valore del mutuo per ciascun mese o frazione di mese di ritardo.




Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...