giovedì 12 luglio 2018

AGCOM ha deciso: i consumatori devono essere rimborsati entro il 31 dicembre per le fatture di 28 giorni

L'Autorità delle telecomunicazioni ha deciso: i consumatori devono essere rimborsati entro il 31 dicembre 2018 dagli operatori di telefonia che avevano sottratto i soldi con la fatturazione a 28 giorni.

Se vi ricordate la vicenda, lo scorso anno le maggiori compagnie telefoniche avevano deciso di mutare il piano di fatturazione, riducendo dal canonico mese a 28 giorni. La decisione era stata oggetto di contestazione e, a seguito di intervento legislativo, definitivamente bloccata (vedi).

La stessa AGCOM aveva, già in precedenza, bloccato i tentativi di "aumento" degli abbonamenti camuffato e, peraltro, nemmeno anticipato (vedi).

L'ultimo punto rimasto in sospeso riguardava il rimborso delle maggiori somme pagate dai consumatori nel periodo che è intercorso tra il cambio del piano tariffario e la decisione legislativa di rimettere tutto a posto.

E AGCOM, con la delibera n. 269/18/CONS, ha deciso che Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb, ossia le quattro compagnie che avevano ridotto il periodo di fatturazione a 28 giorni, dovranno rimborsare i maggiori importi raccolti dai consumatori entro il 31 dicembre 2018: “L’Autorità, con le delibere 112/18/CONS, 113/18/CONS, 114/18/CONS e 115/18/CONS, aveva diffidato gli operatori a far venir meno gli effetti dell’illegittima anticipazione della decorrenza delle fatture emesse successivamente alla data del 23 giugno 2017 [...] Il provvedimento adottato dall’Autorità intende salvaguardare in tempi rapidi i diritti di tutti gli utenti coinvolti dagli aumenti tariffari imposti dagli operatori”, sottolinea l’Autorità. Inclusi quelli che nel frattempo hanno cambiato operatore: saranno infatti garantite adeguate modalità di recupero delle somme dovute – puntualizza l’Autorità – all’esito dei contenziosi ancora pendenti dinanzi al Tar Lazio, la cui discussione di merito è prevista a novembre prossimo. In dettaglio, il calcolo dei giorni di servizio che ciascun operatore dovrà riconoscere in fattura ai propri utenti – puntualizza la nota – dovrà riguardare il periodo compreso tra il 23 giugno 2017 e la data in cui è stata ripristinata la fatturazione su base mensile. Entro il 31 dicembre 2018, quindi, gli operatori dovranno adempiere alle diffide dell’Autorità attraverso la posticipazione della data di decorrenza della fattura per un numero di giorni pari a quelli illegittimamente erosi".

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