sabato 13 luglio 2019

Cibo ingannevole - un terzo dei prodotti venduti in Europa è poco trasparente

La Commissione dell'Unione europea ha presentato, di recente, il risultato di una indagine conclusa in materia di prodotti alimentari venduti nei mercati comunitari.

Il dato più inquietante risultato dallo studio è che oltre un terzo dei prodotti che troviamo sugli scaffali sono presentati in modo ingannevole e falso.

Pare che esistano delle specifiche tecniche con le quali ai consumatori vengono proposti come uguali beni che, in realtà, hanno composizioni e preparazioni distinte.

Lo studio, svolto dal Centro comune di ricerca JRC, il servizio interno della commissione europea per la scienza e la conoscenza e che potete leggere di seguito, è stato svolto con riferimento a tutti i mercati dei Paesi dell'Unione, con specifici risultati che, letti nel loro insieme, hanno dimostrato un orientamento comune portato avanti dalle maggiori compagnie del settore.

- Quanto parliamo di prodotto presentato in modo ingannevole?
Occorre premettere che secondo la normativa comunitaria, la pratica commerciale è scorretta quando le informazioni fornite dal produttore/venditore sono false e poco chiare.

La pratica commerciale è ingannevole, inoltre, quando è idonea a creare nel consumatore una errata convinzione in merito ad un prodotto/servizio.

Per i prodotti alimentari, il fenomeno si manifesta laddove l'attività di marketing promuove in modo sleale ed illecito  prodotto come identico ad un altro nonostante le evidenti differenze nelle composizioni o caratteristiche.

- Pratiche commerciali scorrette nella vendita di prodotti alimentari
L'inchiesta portata avanti per conto della Commissione ha interessato 1.400 prodotti alimentari, e diciannove Paesi dell'Europa, quindi una indagine a largo respiro. 


Dall'indagine è emerso che il 9% dei beni posti a confronto hanno presentato una marcata differenza di composizione interna, sebbene la confezione fosse identica: stessa scatola, ma prodotto completamente diverso anche sotto il profilo della qualità. 

Per altri prodotti, nella percentuale del 22%, è emersa la differenza della composizione, ma la confezione era simile, ma non identica.

Il report, che ha riguardato i prodotti della grande distribuzione proposti nei vari mercati europei, ha accertato pratiche dei produttori gravemente ingannevoli e dannose verso i consumatori.

Qui, tutti i risultati della ricerca.

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