Visualizzazione post con etichetta Android. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Android. Mostra tutti i post

lunedì 16 settembre 2024

TreC+ - il fascicolo sanitario on line della Provincia di Trento

Il sistema sanitario della Provincia di Trento ha sviluppato, negli ultimi mesi, una applicazione (scaricabile sia per Apple che Android) che consente ai residenti e ai domiciliati a Trento e provincia di poter usufruire dei dati, informazioni e documenti relativi alla propria salute, potendo anche contattare il medico di base e l'autorità sanitaria locale.

Il sistema Trec+ ha sviluppato, in seguito, Trec+ mamma dedicato alle donne in gravidanza e consente un canale di dialogo privilegiato con ospedale e medici, per aiutare le famiglie prima del parto e nei primi due anni di vita del nascituro.

L'iscrizione a Trec+ può comodamente avvenire attraverso l'utilizzo dello SPID, requisito necessario per l'identificazione del residente in Provincia di Trento, presupposto necessario per l'adesione ai servizi telematici previsti dalla piattaforma.

Con l'identificazione dell'utente, questi può accedere ad una serie di servizi e documenti, tra i quali:

  • visionare il fascicolo sanitario elettronico;
  • visionare e acquisire i referti delle varie visite sostenute;
  • richiedere ed ottenere ricette farmaceutiche e specialistiche;
  • prenotare le visite specialistiche e gli esami diagnostici (esempio, esame del sangue);
  • prenotare un appuntamento con l'ASL;
  • pagare on line la prestazione sanitaria;
  • prenotare ed ottenere le prestazioni di telemedicina;
  • creare un diario della salute.

Trattasi di servizi che consentono, in teoria, un rapporto più agevole e rapido tra paziente e struttura sanitaria, consentendo un miglioramento effettivo del servizio prestato in favore del cittadino.

Il servizio può essere usufruito via computer, tablet o cellulare, scaricando la relativa applicazione che permette di ottenere i servizi di TreC+.

Qui un video di presentazione dell'applicazione.

sabato 22 maggio 2021

Enel X: l'Antitrust sanziona Google per abuso di posizione dominante

Fonte: comunicato stampa
13 maggio 2021

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha irrogato una sanzione di oltre 100 milioni di euro (102.084.433,91) alle società Alphabet Inc., Google LLC e Google Italy S.r.l. per violazione dell’art. 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea. Attraverso il sistema operativo Android e l’app store Google Play, Google detiene una posizione dominante che le consente di controllare l’accesso degli sviluppatori di app agli utenti finali. Occorre ricordare che in Italia circa i tre quarti degli smartphone utilizzano Android. Inoltre Google è un operatore di assoluto rilievo, a livello globale, nel contesto della cosiddetta economia digitale e possiede una forza finanziaria rilevantissima.

sabato 10 agosto 2019

You Pol: si può comunicare on line con la Polizia di Stato

Negli ultimi anni, purtroppo, sono in aumento i casi di bullismo, maltrattamento e spaccio di sostanze stupefacenti, all'interno delle scuole e soprattutto tra i giovani.

Al fine di prevenire e contrastare questi episodi, nasce YOU POL, un'applicazione per smartphone, disponibile sia per iOS sia per Android: questo nuovo sistema consente al cittadino di comunicare in tempo reale con la Polizia di Stato.

L'applicazione permette di interagire con le con la Polizia in due modi: tramite l'invio di messaggi di testo geolocalizzati, (con la possibilità di allegare delle immagini), oppure con una "chiamata d'emergenza".

In qualsiasi momento l'utente può cancellare la propria iscrizione disattivando e/o eliminando la App dal proprio sistema operativo.

sabato 5 dicembre 2015

Pedius, ovvero l'app che consente ai non udenti di usare lo smartphone

http://www.pedius.org/
L'applicazione Pedius è un positivo esempio di start up avviata per finalità sociali e senza un immediato profitto economico per i creatori, o le società finanziatrici.

Il progetto, nato nel 2012, ha come finalità quella di favorire le persone non udenti, consentendo a queste ultimi di poter dialogare attraverso lo smartphone, utilizzata come vera e propria voce nei dialoghi telefonici.

L'elemento più interessante di questa applicazione è che il servizio di comunicazione vocale avviene direttamente tra le parti, e quindi senza la presenza di alcun intermediario fisico chiamato a mettere in contatto gli interlocutori.

Questo aspetto innovativo consente alla singola persona audiolesa di poter contattare, ed essere contattato, direttamente e senza doversi affidare ad altre persone.

Come funziona? 
Invero, il sistema appare abbastanza semplice, in quanto con l'app. Pedius, l'utente non udente avvia una normale telefonata e può scrivere il messaggio che intende comunicare all'altra parte.

Il contenuto del messaggio viene trasformato  e comunicato vocalmente al destinatario che può, in tempo reale, ascoltare la comunicazione proveniente dal non udente. 

Quest'ultimo può anche decidere, in alternativa, di dialogare con il suo interlocutore attraverso messaggi sms che vengono, sempre simultaneamente, inviati all'altra persona.

E le risposte provenienti dall'altra parte? non vi sono particolari problemi, in quanto le risposte pronunciate vocalmente dall'interlocutore telefonico vengono immediatamente "tradotte" in messaggi di testo leggibili sul display dell'utente.

L'applicazione prevede, peraltro, la possibilità di poter dialogare in quattro lingue - italiano, inglese, spagnolo e francese - consentendo la identificazione telefonica ad utenti che dialogano lingue diverse, senza la necessità di doversi avvalere di un intermediario fisico: questo ruolo viene assunto da Pedius.

Aspetti negativi?
E' chiaro che questa applicazione, come tutte le novità, necessita di essere provata e adattata alle singole esigenze dell'utente, e quindi vi potrebbero essere dei problemi di utilizzo nella fese di avvio del servizio.

Altro aspetto da non ignorare è legato ai costi delle telefonate: Pedius dovrebbe essere gratuito per i primi venti minuti di conversazione, mentre successivamente le comunicazioni avranno un costo che varia a seconda dell'operatore attraverso il quale si utilizza il servizio.

Vi conviene, quindi, interessarvi nel cercare la compagnia telefonica che vi consenta di spendere meno per questo servizio.

L'applicazione è scaricabile gratuitamente sulle piattaforme google play (Android) e App Store (Apple). 

venerdì 23 ottobre 2015

Google: aumentano le contestazioni per condotte commerciali scorrette

Tempi duri per Google, vero principal player del mercato dell’informazione e ricerca via internet, chiamato a rispondere a varie contestazioni sollevate dalle diverse autorità per la tutela della concorrenza e del mercato a livello mondiale.

Di seguito, vi proponiamo una sintetica esposizione delle principali contestazioni sollevate dalle diverse autorità garanti del mercato.

- USA: Google/Android
Lo scorso mese di settembre, secondo alcune indiscrezioni, l’Antitrust americana avrebbe avviato una nuova indagine finalizzata a verificare se il colosso della nuova economia non stia mettendo in atto attività commerciali volte a limitare la concorrenza.

In particolare, a seguito di alcune segnalazione, l’Autorità garante vorrebbe accertare se il sistema operativo per dispositivi mobili predisposta da Google, Android, sia fruibile dai competitors della società di Mountain View in modo completo, anche per gli aggiornamenti successivi all’installazione.

L’Antiturst americano avrebbe ricevuto, infatti, più segnalazioni dalle quali sarebbe risultato che Android, oggi il sistema operativo più utilizzato nel mercato dei dispositivi mobili, non sarebbe facilmente accessibile ai rivali del settore con grave danno al libero mercato.

- Russia: via dal contratto le clausole che limitano il libero mercato
Ed anche l’Antitrust russo ha sollevato alcune contestazioni verso la multinazionale, rilevando che i modelli contrattuali predisposti da Google, che abuserebbe della propria posizione dominante nel mercato locale, obbligherebbero i vari operatori commerciali ad utilizzare le proprie applicazioni, limitando fortemente il mercato.

L’indagine, avviata a seguito di una formale contestazione sollevata dall’operatore locale, Yandex, è sfociata in un provvedimento articolato emesso dall’Antitrust della Russia che ha dato termine a Google sino al 18 novembre p.v. per la modificare gli accordi con i produttori di dispositivi mobili, escludendo tutte le clausole che limitino/escludano l’installazione nei dispositivi mobili di applicazioni di altri soggetti commerciali.

La società americana, inoltre, è stata avvertita che se non provvederà alla modifica contrattuale entro detto termine, sarà oggetto di pesanti sanzioni amministrative per violazione delle norme in materia di libero mercato.

- UE: motore di ricerca Google e Android
Più datate sono, invece, le contestazioni sollevate dalle autorità europee che hanno riguardato Google, a cui sono state contestate condotte limitanti il libero mercato sia con riferimento al sistema di ricerca omonimo, sia per quel che riguarda Android, il sistema operativo con il quale la società ha operato un “bundling” di software e servizi, ossia ha previsto che i produttori di cellulari e tablet siano costretti, laddove vogliano utilizzare Android, ad installare il pacchetto servizi Google comprendente, tra le altre, Youtube, Gmaps, Chrome, ed altri servizi, senza poter prevedere applicazioni sviluppate da concorrenti del mercato.

sabato 10 gennaio 2015

Trento: la cartella clinica visibile con smartphone e pc

Fonte:
Provincia di Trento
Comunicato n. 3189/2014
Cambiare il medico di famiglia direttamente da casa e accedere, in sicurezza, alla propria cartella clinica con tablet e smartphone attraverso due strumenti da poco attivati: la Security Card e l'app "OTP PAT". Sono queste le nuove funzionalità della piattaforma online di servizi sanitari TreC (Cartella Clinica del Cittadino), attivata ormai da quasi 40.000 trentini. Oggi la presentazione con Donata Borgonovo Re, assessora provinciale alla salute e solidarietà sociale, Diego Conforti del Dipartimento salute e solidarietà sociale, Ettore Turra e Leonardo Sartori dell'Azienda provinciale per i Servizi sanitari.

La piattaforma online di servizi sanitari è in continua evoluzione e si arricchisce via via di nuove funzionalità.

sabato 13 settembre 2014

App. mediche–Garante privacy raccomanda la trasparenza nell’uso dati

Fonte:
Comunicato stampa
9 settembre 2014
Serve più trasparenza nell'uso dei dati degli utenti che scaricano app mediche in Italia. I risultati dell'indagine, avviata a maggio dal Garante Privacy per verificare il rispetto della normativa italiana sulla protezione dati da parte di applicazioni che utilizzano dati sanitari, mostrano come anche nel nostro Paese gli utenti non siano adeguatamente tutelati e troppe volte non siano messi in grado di esprimere un consenso libero e informato.

Quello delle app mediche è un settore in crescente sviluppo che presenta profili molto delicati per la privacy delle persone. L'azione del Garante si inserisce nell'ambito del "Privacy Sweep 2014", l'"indagine a tappeto" promossa dal Global Privacy Enforcement Network (GPEN), la rete internazionale nata per rafforzare la cooperazione tra le Autorità della privacy di tutto il mondo e di cui il Garante italiano fa parte. La scelta tutta italiana di analizzare app del settore medico o di wellness è in linea con le preoccupazioni manifestate dall'Europa su questo tema. La Commissione Europea ha di recente avviato una consultazione sulla Mobile Health e ha pubblicato il Libro Verde sulle applicazioni sanitarie mobili (Green Paper on Mobile Health).

Una su due delle applicazioni mediche italiane e straniere analizzate dagli "sweepers" dell'Authority italiana, scelte a campione tra le più scaricate disponibili sulle varie piattaforme (Android, iOs, Windows, etc.), non fornisce agli utenti un'informativa sull'uso dei dati preventiva all'installazione, oppure dà informazioni generiche, o chiede dati eccessivi rispetto alle funzionalità offerte. In molti casi l'informativa privacy non viene adattata alle ridotte dimensioni del monitor, risultando così poco leggibile, o viene collocata in sezioni riguardanti, ad esempio, le caratteristiche tecniche dello smarphone o del tablet.

A seguito dell'esito dell'indagine, il Garante sta valutando le azioni da intraprendere, anche al fine di possibili interventi prescrittivi o sanzionatori.

A livello internazionale, l'iniziativa ha fatto crescere le preoccupazioni sulle app, che offrono funzionalità che vanno dai giochi al meteo, dalle news ai servizi bancari. I risultati dell'indagine hanno mostrato come vi sia una scarsa attenzione alla tutela degli utenti e la necessità che questi software, che raccolgono un'ingente mole di informazioni personali, rendano più trasparente e chiaro l'uso delle stesse.

Su un totale di oltre 1200 applicazioni esaminate, appena il 15% risulta dotato di un'informativa privacy realmente chiara. Nel 59% dei casi è stato difficile per le Autorità di protezione dati reperire un'informativa privacy prima dell'installazione.





Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...